venerdì 22 settembre 2017

In ricordo di Mario Fondelli

Solo ieri, leggendo un ricordo sul bollettino SIFET a cura della Prof.ssa Grazia Tucci dell'Università di Firenze, sono venuto a sapere, con immenso dispiacere, che il 17 febbraio di quest'anno ci ha lasciato il prof. Mario Fondelli.

Mario Fondelli in un determinato momento della mia vita, in cui ho dovuto operare delle scelte significative, è stata una persona importante, un mentore, che ha sicuramente tracciato una strada che è quella che tutt'ora percorro.
Lo ricordo come un uome leale, onesto e coraggioso; docente affettuoso e aperto, che aveva come sua unica missione trasferire tutte le sue conoscenze ai suoi discenti senza alcun limite; amico presente e disponibile nel momento del bisogno.
Se oggi amo la Topografia, la Cartografia e la gestione numerica del Territorio lo devo senz'altro a lui, uomo appassionato e instancabile, lungimirante e precursore dei tempi.

Conobbi Mario Fondelli quando nel 1991 mi iscrissi alla Scuola diretta a fini speciali in Topografia Applicata di FirenzeLa Scuola pensata e fondata da lui in collaborazione con l'IGMI era per lui motivo di grande orgoglio, perchè una volta per tutte in quel periodo si sancì la presenza in Italia di una figura professionale unica, mai esistita prima, il TopografoMa più tardi fu per lui anche motivo di grande tristezza e rammarico, quando sotto la pressione di forze contrarie la Scuola fu chiusa e con essa l'idea del Topografo in Italia. La sua missione da quel momento in poi diventò quella di poter, in qualche modo, ripristinare quell'idea e dare la possibilità a chi frequentò quella Scuola di poter avere un riconoscimento concreto come Topografo.

Dopo il conseguimento del mio diploma di Topografo Esperto nel 1995, negli anni a seguire, purtroppo, ci incontrammo solo pochissime volte, ma periodicamente ci sentivamo per telefono scambiandoci ricordi e pareri professionali. Ogni volta però che ci sentivamo, avvertivo che in lui si riapriva quella ferita mai sanata della Scuola di Topografia che non era più ripartita.Ricordo che io cercavo di tranquillizzarlo dicendogli che per me, per noi, che avevamo frequentato quella Scuola l’importante, non era la Laurea, ma aver avuto la possibilità di respirare all’interno di quelle aule, tra la Facoltà di Ingegneria di Firenze e l’IGMI, un’aria particolare fatta di storia ma anche di innovazione e aver appreso conoscenza e cultura topografica che, non facilmente, si trovavano in Italia in quel momento storico.

Lo ricordo sempre sorridente e positivo, nonostante i problemi che la vita gli poneva e tale è in queste foto, che voglio condividere, del 28 aprile 1995, giorno in cui discussi la mia tesi a Firenze alla Scuola di Topografia Applicata e conseguii il Diploma di Topografo Esperto.


Oggi devo ringraziare Mario Fondelli, perché se oggi faccio il Topografo è anche grazie a Lui!

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