venerdì 6 aprile 2012

Il ritorno della legalità sui dati territoriali?


Forse è dai tempi dell’abrogazione della Commissione Geodetica Italiana (1975) che in Italia non si dettavano regole in merito a materie quali la geodesia e la cartografia, oggi vista nella sua veste più moderna, quella digitale. Ma qua i più anziani (leggi saggi) potranno smentirmi.
Oggi a distanza di 50 anni, infatti è del 1960 l’ultimo riferimento normativo cartografico italiano, abbiamo nuove norme in Italia che regolano queste discipline: il 27 febbraio 2012 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 i decreti ministeriali del 10 novembre 2011 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con i quali sono state definite prime regole tecniche sui dati territoriali.
Questa di seguito la normativa che è stata prodotta con i relativi link ai decreti:
A decorrere dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta del decreto, in Italia abbiamo un nuovo Sistema di riferimento geodetico nazionale che dovrà essere adottato dalle amministrazioni, costituito dalla realizzazione ETRF2000 - all'epoca 2008.0 - del Sistema di riferimento geodetico europeo ETRS89, ottenuta nell'anno 2009 dall'IGMI, mediante l'individuazione delle stazioni permanenti l'acquisizione dei dati ed il calcolo della RDN.

Quindi da questa data le amministrazioni dovranno utilizzare (art.3) il Sistema di riferimento geodetico nazionale per georeferenziare le proprie stazioni permanenti, nonché per i risultati di nuovi rilievi, le nuove realizzazioni cartografiche, i nuovi prodotti derivati da immagini fotografiche aeree e satellitari, le banche dati geografiche e per qualsiasi nuovo documento o dato da georeferenziare.
Un elemento non indifferente da mettere in evidenza in questo decreto è che all'art.4 viene detto che  la conversione dei dati territoriali, precedentemente prodotti, ed espressi nei Sistemi di riferimento geodetico ROMA40, ED50 e ETRF89 verrà effettuata utilizzando i dati e le procedure messi gratuitamente a disposizione delle amministrazioni dall'IGMI (ma solo alle amministrazioni?).
Database geotopografici - DM 10 novembre 2011
A decorrere dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta del decreto, i database geotopografici costituiscono la base informativa territoriale delle amministrazioni per la raccolta e la gestione dei dati territoriali.
Abbiamo affrontato l'argomento DbT in questo post e in quest'altro, oggi è legge dello stato!
Anche qua vorrei mettere in evidenza un elemento, all'art.5 si recitaLe amministrazioni rendono disponibili i propri dati territoriali sia per la consultazione sia per il riuso. (Stiamo veramente andando verso gli Open Geodata?)
Database geotopografici all. 1 - DM 10 novembre 2011
Vengono definite una serie di regole tecniche per la formazione, la documentazione e lo scambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10000.
Vengono definite una serie di regole tecniche per definire il contenuto del Repertorio
nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di costituzione e di aggiornamento.

Come già potete immaginare e come avrete modo di leggere è stata messa parecchia carne al fuoco; tutto ciò, finalmente, comincia a ricoprire un vuoto normativo che in questi 50 anni non ha fatto altro che creare confusione e disordine.
Conoscere e rappresentare il territorio è la base fondamentale per tutelarlo e valorizzarlo, per cui non possiamo continuare a parlare lingue diverse utilizzando regole non condivise. E questo era successo nel momento in cui lo Stato aveva trasmesso parte delle proprie competenze alle Regioni. Lasciare spazio all'iniziativa locale ha generato situazioni assurde e rischiose (basti pensare a tutti quei casi dove si utilizzano, contemporaneamente, sistemi di riferimento diversi: navigazione aerea, marittima, etc). E non voglio entrare nel merito della ancora attuale questione catastale, dove ancora oggi nel III millennio dobbiamo continuare a confrontarci con cartografia, digitale sì, ma assolutamente fuori dalla realtà!
Queste nuove norme cominciamo finalmente a mettere dei paletti e speriamo che siamo le prime di una lunga serie. Quando si capirà che l'Informazione Geografica e la sua digitalizzazione sono una risorsa per il paese che possono rimettere in moto una economia oggi stanca e paralizzata?