Prendo spunto da una telefonata ricevuta da un
caro amico della Protezione Civile del Comune di Mazara per scrivere questo
post. Gaetano (il mio caro amico) ha una particolare esigenza: perimetrare un
area della costa di Mazara che vada da quota 0 m a quota +6 m s.l.m. per
definire, nell’ambito del Piano di Protezione Civile del Comune, una probabile
area di inondazione in caso di maremoto.
I dati a disposizione si limitano solo alle CTN scala 1:2000 e 1:10000: come fare allora in mancanza di un DEM che ci
possa consentire di fare delle analisi raster e quindi ottenere la mappa
desiderata? Infatti dico subito che per determinare una mappa delle inondazioni
dovrebbero entrare in gioco nel calcolo vari valori, quali: la massima risalita verticale dell’onda incidente sulla costa (run-up), il
coefficiente di scabrezza funzione degli ostacoli che l’onda incontra nella
propagazione sulla terraferma (funzione dell’uso del suolo) e quindi l’andamento
geomorfologico del terreno (quote, pendenze). Se volete approfondire vi invito a leggere questo
interessante articolo.
Però i dati che abbiamo sono questi e questo è
il quesito: perimetrare l’area compresa tra le due quote suddette.
Di per sé fare un lavoro del genere è una
banalità partendo da files DWG e DXF; infatti interrogando le proprietà
geometriche di una polilinea 3D presente in un DXF della CTN (cosa che un CAD
qualsiasi consente di fare) possiamo filtrare solo quelle polilinee (curve di
livello) che hanno per esempio il valore Z=6.
Se vogliamo,
però, inquadrare la risoluzione del problema in una logica GIS la strada da
seguire potrebbe essere la seguente:
1. Caricare il quadro di unione delle mappe
che ci interessano: questo non è un grosso problema basta importare i DXF che ci interessano.
2. Creare una tabella di attributi da
associare all’elemento grafico curva di livello: in particolare una tabella
che conterrà due campi: uno il valore della coordinata
Z inizio elemento lineare, l’altro la
coordinata Z fine elemento lineare.
Questi campi vengono creati con l'opzione di caricare in automatico dalla mappa il valore della coordinata Z dell’elemento lineare.
3.
Popolare
il database con i valori della Z caricandoli direttamente dalla mappa: Identificato il layer che contiene le curve di
livello (H002) utilizziamo un automatismo che permette di associare con
un'unica azione un gruppo di elementi CAD (in questo caso tutte le curve
presenti nel layer H002) a un elemento del database.
4.
Effettuare
una query per selezionare l’elemento grafico che ci interessa (CVL=6 nella figura in rosso).
5.
Isolare
la linea di costa presente: selezionata
la curva a quota 6 m e isolando la linea di costa presente nel layer C005 abbiamo delimitato una area ben
precisa compresa tra la quota 0 della linea di costa e la curva a quota 6m.
6.
Creare in
automatico una regione: è
possibile a questo punto creare in automatico una regione (polygon) convertendo
in automatico le linee selezionate (linea di costa e CVL a quota 6 m) in regione ed ecco definita la nostra mappa
delle inondazioni.
E’
ovvio che avendo trasformato le entità CAD in entità GIS (associando degli
attributi) è possibile sfruttare tutte le potenzialità di un GIS (creare
legende, geoprocessing, etc).
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