martedì 24 gennaio 2012

Mappare l’area di inondazione in pochi click


Prendo spunto da una telefonata ricevuta da un caro amico della Protezione Civile del Comune di Mazara per scrivere questo post. Gaetano (il mio caro amico) ha una particolare esigenza: perimetrare un area della costa di Mazara che vada da quota 0 m a quota +6 m s.l.m. per definire, nell’ambito del Piano di Protezione Civile del Comune, una probabile area di inondazione in caso di maremoto.
I dati a disposizione si limitano solo alle CTN scala 1:2000 e 1:10000: come fare allora in mancanza di un DEM che ci possa consentire di fare delle analisi raster e quindi ottenere la mappa desiderata? Infatti dico subito che per determinare una mappa delle inondazioni dovrebbero entrare in gioco nel calcolo vari valori, quali: la massima risalita verticale  dell’onda incidente sulla costa (run-up), il coefficiente di scabrezza funzione degli ostacoli che l’onda incontra nella propagazione sulla terraferma (funzione dell’uso del suolo) e quindi l’andamento geomorfologico del terreno (quote, pendenze). Se volete  approfondire vi invito a leggere questo interessante articolo.
Però i dati che abbiamo sono questi e questo è il quesito: perimetrare l’area compresa tra le due quote suddette.
Di per sé fare un lavoro del genere è una banalità partendo da files DWG e DXF; infatti interrogando le proprietà geometriche di una polilinea 3D presente in un DXF della CTN (cosa che un CAD qualsiasi consente di fare) possiamo filtrare solo quelle polilinee (curve di livello) che hanno per esempio il valore Z=6.
Se vogliamo, però, inquadrare la risoluzione del problema in una logica GIS la strada da seguire potrebbe essere la seguente:
1.       Caricare il quadro di unione delle mappe che ci interessano: questo non è un grosso problema basta importare i DXF che ci interessano.

2.       Creare una tabella di attributi da associare all’elemento grafico curva di livello: in particolare una tabella che conterrà due campi: uno il valore della coordinata Z inizio elemento lineare, l’altro la coordinata Z fine elemento lineare.

Questi campi vengono creati con l'opzione di caricare in automatico dalla mappa il valore della coordinata Z dell’elemento lineare.
3.       Popolare il database con i valori della Z caricandoli direttamente dalla mappa: Identificato il layer che contiene le curve di livello (H002) utilizziamo un automatismo che permette di associare con un'unica azione un gruppo di elementi CAD (in questo caso tutte le curve presenti nel layer H002) a un elemento del database.

4.       Effettuare una query per selezionare l’elemento grafico che ci interessa (CVL=6 nella figura in rosso).

5.       Isolare la linea di costa presente: selezionata la curva a quota 6 m e isolando la linea di costa presente nel  layer C005 abbiamo delimitato una area ben precisa compresa tra la quota 0 della linea di costa e la curva a quota 6m.

6.       Creare in automatico una regione: è possibile a questo punto creare in automatico una regione (polygon) convertendo in automatico le linee selezionate (linea di costa e CVL a quota 6 m) in regione ed ecco definita la nostra mappa delle inondazioni.

E’ ovvio che avendo trasformato le entità CAD in entità GIS (associando degli attributi) è possibile sfruttare tutte le potenzialità di un GIS (creare legende, geoprocessing, etc).

Per chi volesse approfondire le procedure descritte per, eventualmente, trasformare in entità GIS anche le altre entità grafiche presenti nel DXF (edifici, viabilità, idrografia, etc) già disegnati con polilinee chiuse e che, quindi, facilmente possono essere trasformate in automatico in regioni (polygon) vi rimando alla Lezione 3 di Karto su Geoforus.it

venerdì 13 gennaio 2012

Il corso GIS di GEOforUS.it: on line le lezioni 3 e 4 di KARTO

Vi avevo già parlato del Corso GIS multipiattaforma di GEOforUS.it qui.

Si tratta di un Corso GIS multipiattaforma proposto dal sito GEOforUS che prevede 11 lezioni, su software GIS desktop commerciali e open-source, scritte da un gruppo di volontari (tra i quali io); le esercitazioni, previste nelle lezioni, possono essere eseguite attraverso un set di dati vettoriali e raster resi disponibili dalla Regione Abruzzo, scaricabile qui.
Oggi nella sezione download di GEOforUS potete trovare due nuove lezioni per il software  Karto®: la Lezione 3, intitolata "Integrazione dati vettoriali, raster e CAD", e la Lezione 4 che parla dei "Sistemi di coordinate usati in Italia"


L’argomento della Lezione 3 trova terreno fertile nelle caratteristiche e peculiarità di Karto®. Infatti questa piattaforma, le cui origini partono dalla seconda metà degli anni settanta in ambiente DOS, nasce essenzialmente in ambiente CAD; per molti anni continua a gestire dati cartografici e attributi in questo ambiente e quando si trasforma nell’ambiente GIS che è oggi non abbandona per niente l’ambiente CAD, che rimane una delle componenti principali della piattaforma, anzi continua ad alimentarla ed implementarla, nella consapevolezza che molti dati, che vengono creati per ambiente GIS, nascono spesso da quell’ambiente.
Quindi è necessario avere un ambiente CAD dove potere creare e gestire questi tipi di dati per poterli eventualmente promuovere a entità GIS (features) e, comunque, poterli integrare con dati GIS sia vettoriali che raster.

La Lezione 4, invece, a parte un accenno ai soli sistemi presenti in Italia, non è una lezione su superfici di riferimento, sistemi di riferimento e proiezioni cartografiche, ma una lezione su come gestire i sistemi di riferimento all’interno del GIS Karto®.
Per chi volesse mettere in pratica le lezioni può scaricare una copia di valutazione di  Karto® sul sito www.miduell.it. Buone esercitazioni e, come già detto nel precedente post, non mi dispiacerebbe ricevere vostri commenti sulle lezioni pubblicate!

martedì 3 gennaio 2012

Planet GIS Italia. Una finestra sul mondo dell'informazione geografica "italiana"


Inauguro il 2012 presentando una novità nel mondo dell'informazione geografica italiana. Si tratta di Planet GIS Italia, un nuovo sito raggiungibile all'indirizzo http://planetgis.it , che secondo me diventerà un valido riferimento nel settore dell'Informazione Geografica nel nostro paese. Vediamo in dettaglio che cosa è e perché vale la pena segnalarlo.

Planet GIS Italia non è altro che un aggregatore di feed RSS legati alla Informazione Geografica (GIS, SIT, Geomatica, Telerilevamento, etc) che ha tra le sue peculiarità e novità, rispetto a siti simili, quella di georiferire la notizia su una mappa.

Cerco di tradurre questa semplice definizione per capire meglio di cosa stiamo parlando. Sicuramente molte volte vi sarà capitato di vedere nel vostro browser il logo affianco: questo logo indica che il distributore di contenuti di un sito web (notizie, blog, audio, video, etc) rende disponibile il contenuto attraverso unità di informazioni in un formato particolare (di solito XML) che può essere letto attraverso un lettore o appunto un aggregatore di feed, ossia un software o una applicazione Web che raccoglie i contenuti che ci interessano in un unico spazio per una consultazione facilitata. Quindi è come se ci creassimo un pagina di giornale personalizzata, aggiornata in tempo reale ogni qualvolta i nostri siti di riferimento rilasciano l'informazione.

Bene! Planet GIS Italia, in poche parole, ha fatto questo: ha creato uno spazio che aggrega tutte le notizie rilasciate in Italia da siti o blog che scrivono di Geomatica.
Scusate se è poco! In un unico spazio abbiamo la possibilità di leggere tutto quello che viene pubblicato in Italia in tempo reale, senza sprecare tempo ad andare in giro sul Web attraverso i nostri siti preferiti.
Vediamo adesso la novità di Planet GIS Italia: questo sito attraverso funzionalità particolari georeferenzia la notizia posizionandola su una mappa ossia esegue il geotagging delle notizie, quindi oltre a visualizzare le notizie in una lista le mostra anche su una mappa. Come fa? In due modi se la notizia è un GeoRSS, cioè contiene già di suo informazioni sulla ubicazione, viene automaticamente posizionata sulla mappa, oppure viene eseguita una procedura di geoparsing, ossia una procedura che estrae dalla notizia eventuali informazioni spaziali presenti (toponimi ad esempio) e la posiziona sulla mappa.
Spero di essere stato chiaro, in ogni caso per vedere meglio come funziona Planet GIS Italia vi rimando a una video guida.

Planet GIS Italia è una creazione della redazione di TANTO che mi ha dato il piacere e l’onore di aggregare su Planet GIS Italia anche i feed del mio modesto KARTOBLOG. Voglio perciò ringraziare gli amici di TANTO con un gesto concreto: sostituendo nel mio blog il mio misero aggregatore di feed con il logo di Planet GISItalia e rimandare, quindi, i miei lettori ad un Aggregatore di feed RSS, riguardanti l’Informazione Geografica in Italia, che ha tutte le carte in regola per essere definito tale!