Eccoci di nuovo al lavoro dopo le “ferie” (preferisco
virgolettarle poiché di fatto si è continuato a lavorare anche d’estate.
Ma va bene così! Siamo in periodo di crisi e non possiamo permetterci il lusso
di sprecare tempo in vacanze! )
E’ un po’ che rifletto sull’argomento del prossimo post, cercando
di decidere a quale argomento dare la priorità. L’altra sera, però, seguendo “Piazza
Pulita” su LA7, mi imbatto in Arianna Ciccone (vedi video), fondatrice di www.valigiablu.it, che mi rimette
all’orecchio la pulce che già da qualche giorno mi punzecchiava seguendo sempre
con meno interesse i telegiornali: La Legge Bavaglio.
Il governo torna alla carica e presto sarà in discussione
alla Camera il decreto sulle intercettazioni che al suo interno contiene il
comma 29 rinominato Ammazza-BLOG! (leggi in seguito perchè)
Naturalmente questo decreto ha la priorità su mille altre esigenze
(sviluppo, riforme, legalità, democrazia) di un paese ogni giorno sempre più in
ginocchio!
Mi auguro
che la Comunità Geomatica aderisca in massa a questo invito, perché non
possiamo continuare a parlare in maniera indifferente di GIS quando, domani, rischiamo
la censura del nostro blog dal primo che ci chiede una rettifica solo perché magari
gli diamo fastidio!!
ECCO IL TESTO DA DIFFONDERE:
Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni,
sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla
legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali
quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a
tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve
intendere per “sito” in sede di attuazione.
Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le
televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di
questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di
pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini
lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non
poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica,
quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le
correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.
Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali
le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni
dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con
qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con
“le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e
la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono
essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta
una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la
mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog
per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata
pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice
dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non
imputabile al gestore del sito.
Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a
rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di
condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge
sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni,
atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia
“lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio
sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente
demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente
soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia
pubblicata.
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che
ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti
la propria persona, non per fatti riguardanti altri.
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per
i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non
esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato
sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che
l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba
stabilirsi caso per caso.
Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il
commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui
sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore.
A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità
oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e
contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.